Una delle domande più emblematiche che da sempre si pone l’uomo è: cos’è la felicità? Se volessimo trovare una risposta universale sicuramente non la troveremmo. Non sappiamo cosa sia ma l’uomo passa gran parte della sua esistenza ad inseguirla, a cercarla, a fare si che riesca ad avvicinarsi il più possibile a quel concetto che sembra tanto astratto e immateriale.
L’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata mondiale della felictà partendo dal concetto che «la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell'umanità».
Oggi, 20 Marzo 2021, si celebra la X Giornata mondiale della felicità; un’occasione nata dall’idea di Jayme Illien: un orfano salvato dalle strade di Calcutta che fu adottato nei giorni prossimi all’equinozio di primavera.
Da qui nasce l’idea di assegnare una data simbolo di rinascita e fioritura alla Giornata della felicità, felicità che lui poteva finalmente iniziare a perseguire nella sua nuova vita.
Nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America, il 4 luglio 1776, si dichiara che: “Tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità;….”.
Nell’ordinamento italiano, purtroppo, manca totalmente qualsiasi tipo di riferimento al diritto della felicità dell’uomo. Volendo essere ottimisti, l’unico riferimento che viene fatto nella Costituzione italiana che può avvicinarsi al diritto di felicità, lo troviamo nell’ art.3 della Costituzione in cui si parla “…del pieno sviluppo della persona umana”.
Ogni anno in prossimità del 20 Marzo, Università e Collettivi organizzano seminari e incontri per discutere su questa tematica che pare essere sempre più sentita dalla popolazione. Ultimamente si pensa di inserire il diritto alla felicità nella Costituzione italiana in modo da andare a completare e rinforzare quelli che sono i principi fondamentali enunciati nei primi cinque articoli della stessa.
Sarebbe un grande passo di emancipazione e modernità se il Governo garantisse il diritto alla felicità alla popolazione, un diritto che non sarebbe esclusivo di ogni singolo cittadino ma, un diritto, indirizzato ad alzare il livello di benessere e felicità della collettività.
Ci dimentichiamo troppo spesso di essere felici e quando lo siamo abbiamo timore che si sappia in giro…beh, essere felice non è reato quindi facciamoci caso quando lo siamo!
Charlie Brown: Pensi mai al futuro, Linus?
Linus: Oh, sì…sempre
Charlie Brown: Come pensi che vorresti essere da grande?
Linus: Vergognosamente felice!
(Linus, Charles M. Schultz)