Oggi 22 aprile 2021 è la giornata mondiale della terra. Questa giornata fu pensata e voluta dall’attivista John McConnell che nel 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO, a San Francisco propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra. Per McConnell era necessario che tutti gli uomini capissero quanto fosse importante preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati e messi a dura prova dai comportamenti dell’uomo dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.
Quella che nasce come giornata della terra, per volere di Denis Hayes, il primo coordinatore dell’Earth Day, diventa la giornata mondiale della terra che in poco tempo ha coinvolto più di 180 Nazioni. Si prende realmente coscienza dell’importanza della tutela del pianeta quando nel 1969, nel porto di Santa Barbara, in California una fuoriuscita di greggio uccise migliaia di uccelli, delfini e leoni marini. Fu questo l’episodio che diede il “la” agli attivisti per iniziare a fare qualcosa di concreto per la salvaguardia della terra.
Con il passare degli anni l’attenzione dell’uomo per la salvaguardia dell’ambiente, a fatica, è riuscita ad avere la considerazione dell’Onu, della Convenzione europea dei diritti dell’uomo entrando, così, nel dibattito internazionale.
Nel 1972 si è avuto il primo riconoscimento del legame tra ambiente e diritti umani adottando la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’ambiente umano. L’art. 1 della Dichiarazione chiarisce che “L’uomo ha un diritto fondamentale alla libertà, all’uguaglianza e a condizioni di vita soddisfacenti, in un ambiente che gli consenta di vivere nella dignità e nel benessere. Egli ha il dovere solenne di proteggere e migliorare l’ambiente a favore delle generazioni presenti e future”.
La tutela dell’ambiente viene collegata a diritti umani quali: il diritto alla vita, il diritto alla salute, il diritto all’acqua, il diritto al cibo, il diritto all’abitazione, il diritto a un adeguato standard di vita,…. Nonostante i diritti umani abbiano inglobato il diritto all’ambiente, azionarsi per la tutela di tale diritto resta una missione limitata alle iniziative dei singoli per esigere il rispetto dello Stato di appartenenza degli obblighi internazionali. Individuare i limiti delle responsabilità o NON responsabilità degli Stati in materia di tutela ambientale è molto difficile e ciò scatena guerre di piazza tra attivisti ambientali e Stato.
L’uomo, in quanto abitante di questo pianeta, si è reso contro troppo tardi delle violenze perpetrate sull’ambiente; abbiamo spremuto questo pianeta fino all’osso, non rendendoci conto che un giorno avremmo pagato caro le conseguenze delle nostre azioni. Abbiamo fatto diventare il nostro pianeta una grande pattumiera che ci impedirà in tempi relativamente brevi di ripristinare uno stato iniziale ottimale.
“Grazie a Dio gli uomini non possono ancora volare e sporcare i cieli così come fanno con la terra!”
Henry David Thoreau
…poi abbiamo imparato a volare a abbiamo sporcato anche i cieli.