Oggi vi parlerò di un argomento tanto delicato quanto difficile da affrontare. Potrebbe essere considerata “lo specchio della correttezza” in cui dovrebbero rivedersi tutti quei soggetti obbligati per legge ad emettere fattura.
L’art. 21 del Dpr n. 633 del 1972- Testo Unico Imposte Redditi ha espressamente stabilito che “per ciascuna operazione imponibile il soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio emette fattura, anche sotto forma di nota, conto, parcella e simili, o, ferma restando la sua responsabilità, assicura che la stessa sia emessa, per suo conto, dal cessionario o dal committente ovvero da un terzo”. Emettere una fattura è obbligatorio: non c’è nessun margine di scelta.
Da gennaio 2019, inoltre, è state resa obbligatoria la fattura elettronica che viene emessa a soggetti che non siano privati. Questo nuovo sistema, visti i tecnicismi con cui arriva nelle mani del cliente, è stato pensato per contrastare il fenomeno dell’evasione.
Ripeto. L’emissione della fattura è obbligatoria. Può essere emessa solo da chi è titolare di partita Iva; va emessa al massimo entro giorni 10 dal momento dell’operazione (sarebbe meglio farla nel momento stesso in cui avviene l’operazione imponibile).
Secondo la Riforma delle sanzioni tributarie non penali in materia di imposte dirette previste dall’art. 6 d.lgs n. 471 del 1997, chi NON emette la fattura rischia una sanzione tra il 90% e il 180% dell’imponibile che si sarebbe pagato se la fattura fosse stata emessa regolarmente.
Se a non essere stati emessi sono scontrini fiscali o ricevute fiscali ovvero sono stati emessi per importi inferiori rispetto a quelli reali, la sanzione equivale al 100% dell’imposta corrispondente all’importo non documentato.
L’art. 10 d.lgs n. 74 del 2000 sancisce che, chi NON REGISTRA la fattura è punito con la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni e il fatto sarà ritenuto aggravato se, al fine di evadere, le scritture contabili verranno occultate o distrutte in parte. È bene sapere che le scritture contabili vanno obbligatoriamente conservate! La conservazione delle fatture è imposta dalla legge; il fisco, tramite verifica dei documenti e controlli incrociati sugli stessi si accorge se c’è stato o è in atto un tentativo di evasione fiscale.
Lo scopo delle fatture false è quello di agevolare il ricevente ad accedere a detrazioni, finanziamenti,…. Il reato scatta a prescindere dall’importo della fattura. Anche in questo caso è prevista la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni.
Ci sono, purtroppo, fior fiori di liberi professionisti non molto onesti: non solo nei confronti dei propri clienti ma anche nei confronti di onesti cittadini che pagano regolarmente le tasse. ESIGETE LA FATTURA, NON SIATE COMPLICI DI CERTI REATI, RICORDATEVI SEMPRE DI ESSERE PERSONE ONESTE!