Con l’inizio dell’estate si sa: le temperature aumentano, si suda, diventiamo portatori sani di odori discutibili e a qualcuno inizia a seccare qualche neurone che gli è rimasto in testa. Girovagando per le più belle piazze italiane può capitare (e capita anche molto spesso) di assistere a lavaggio capelli, piedi e ascelle…tutto a 1€! No ma dico…acqua a casa non ne avete che dovete lavarvi nelle fontane monumentali!
I sindaci di molte città italiane, stanchi di dover assistere a scene pietose all’ombra dei monumenti più belli del mondo e nelle fontane monumentali delle nostre piazze si sono visti costretti a prendere delle decisioni per arginare i comportamenti irrispettosi di turisti e non che popolano le nostre città.
Con delle ordinanze comunali hanno vietato l’accampamento di turisti davanti ai monumenti storici della città- vietando in alcune circostanza anche l’ingresso nella zona- e, ovviamente, hanno stabilito una sanzione amministrativa che può arrivare anche a €1.000 per chi decide di tuffarsi nelle fontane monumentali.
Oltre ai turisti, grandi tuffatori “delle fontane” sono i tifosi delle squadre di calcio che, per qualche strano motivo, per festeggiare la vittoria della loro squadra del cuore decidono di frenare i loro bollenti spiriti con un bel tuffo: che sia la Fontana del carciofo, la Fontana di Trevi o la Fonte Gaia non ha importanza…l’importante è tuffarsi!
Essenziali per il rispetto delle ordinanze comunali i vigili urbani che hanno il dovere di vigilare.
Questi comportamenti fino a poco tempo fa non facevano notizie e solo nel momento in cui si è capito il valore artistico dei nostri monumenti si è iniziato a prendere dei provvedimenti nei confronti di chi non ha rispetto per il decoro urbano.
Tutto quello che non è presente nel breve elenco è soggetto a sanzione amministrativa.
Quando vedete una fontana monumentale, sentitevi un po' meno Anita Ekberg: il vostro Marcello magari è nel bar difronte!
Foto di Regina Basaran da Pixabay