2 Marzo 2021

Il mio datore di lavoro? No comment.

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Il datore di lavoro. Oggi quasi una figura mitologica conosciuto solo da pochissimi fortunati, una nicchia ristretta di uomini e donne che ogni giorno condividono con lui gioie e dolori, buste paghe vuote e pagamenti in nero, contributi fantasma e contratti ridicoli!. Ehi tu, datore di lavoro, io ti denuncio!

Quando possiamo denunciare il datore di lavoro?

Innanzitutto dobbiamo chiarire un concetto: il termine “denuncia” è abbastanza inflazionato; ad oggi viene usato- sbagliando- per indicare qualsiasi tipo di mezzo per vedersi riconosciuto un diritto o una certa azione “citazione” ma, per comodità, parlerò di denuncia.

I motivi per cui denunciare il proprio datore di lavoro sono i più svariati:

  1. NON paga lo stipendio
  2. NON paga la malattia
  3. NON paga la maternità
  4. NON paga gli assegni famigliari
  5. NON paga la cassa integrazione
  6. NON paga i contributi

Potrei continuare all’infinito ma vediamo cosa può fare il dipendente per tutelarsi.

Il datore di lavoro non versa lo stipendio, come procedere contro di lui?

  1. Conciliazione: il dipendente può rivolgersi all’Ispettorato del lavoro e chiedere una conciliazione. È un incontro alla presenza del datore di lavoro, un rappresentante dei lavoratori e un presidente per arrivare a un accordo. L’accordo è ufficiale a tutti gli effetti e nel caso non venga rispettato dal datore di lavoro quest’ultimo può essere sottoposto a pignoramento.
  2. Conciliazione monocratica: l’Ispettorato del lavoro convoca in momenti separati datore di lavoro e dipendente per trovare un accordo, in presenza del quale il datore di lavoro si impegna a mantenerlo e, in caso contrario, l’azienda sarà sottoposti ad ulteriori accertamenti.
  3. Diffida dell’avvocato: il dipendente per mezzo dell’avvocato invia una diffida di pagamento all’azienda annunciando che, nel caso non si proceda al versamento dello stipendio, ricorreranno in tribunale
  4. Ricorso in tribunale: se il dipende ha un documento scritto in cui si attesta il mancato pagamento dello stipendio, può chiedere un decreto ingiuntivo. L’azienda potrà opporsi entro 40 giorni dalla notifica del decreto.

Quando possiamo denunciare il datore di lavoro?

L’unico caso in cui può essere denunciato il datore di lavoro è se il dipendente si vede arrivare una busta paga che è molto più consistente dello stipendio che si vede accreditare ogni mese.

In seguito vedremo come difendersi e denunciare il datore di lavoro in caso di mobbing, maltrattamenti, minacce e in casi limite come la richiesta del casellario giudiziario.

Questo lo dico IO

Quando il lavoro perde il suo significato più nobile, il datore di lavoro fallisce come uomo, dipendente, e datore di lavoro.

Foto di Lukas Bieri da Pixabay

Angelica Andriola
Autrice del blog
Angelica
Sono Angelica, una 30enne di appena 18 anni! Mi piacciono le sfide, scoprire cose nuove e lanciarmi in percorsi di cui non so nulla. Continua...
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