12 Marzo 2021

Mobbing: solo un fenomeno sociale?

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Il tuo datore di lavoro ti chiama anche oltre all’orario di lavoro? I tuoi colleghi ti inseguono fin sotto casa? sei vittima di continui richiami e rimproveri? Sei continuamente escluso da iniziative lavorative alle quali il tuo contributo potrebbe essere importante? È molto probabile che tu sia vittima di mobbing.

Cos’è il mobbing?

Per definizione il mobbing è la “Sistematica persecuzione esercitata sul posto di lavoro da colleghi o superiori nei confronti di un individuo, consistente per lo più in piccoli atti quotidiani di emarginazione sociale, violenza psicologica o sabotaggio professionale, ma che può spingersi fino all'aggressione fisica.” Distinguiamo due tipi di mobbing:

  1. Mobbing orizzontale: condotta dannosa reiterata nel tempo contro un collega
  2. Mobbing verticale o bossing: condotta dannosa reiterata nel tempo contro un dipendente

Affinché possa parlarsi di mobbing è necessario che i comportamenti vessatori e persecutori si declinino più volte nel tempo e in più situazioni. Tutti i comportamenti messi in atto contro il proprio collega o dipendente devono avere come unico scopo le dimissioni della vittima a prescindere dalla riuscita o meno dell’obiettivo.

Quando il mobbing diventa reato penale?

Quando i comportamenti dei colleghi o del datore di lavoro oltrepassano il limite del solo rapporto lavorativo e sfociano nella sfera privata o famigliare allora il fatto diventa penalmente rilevante. Facciamo degli esempi:

  • Il datore di lavoro pretende la reperibilità del suo dipendente anche nel suo periodo di ferie minacciandolo di licenziarlo se non adempie ai suoi doveri
  • I colleghi calunniano e accusano falsamente il lavoratore di aver molestato sessualmente qualcuno o di averlo pedinato

Solo in casi del genere, quando gli atti persecutori contro un soggetto nascono e si sviluppano sul posto di lavoro, si può (e si deve) denunciare il mobbing alle autorità competenti.

Come si presenta la denuncia di mobbing?

La denuncia va presentata o alle forze dell’ordine o direttamente alla Procura della Repubblica. Al suo interno vanno indicati:

  1. I comportamenti reiterati dei colleghi o del datore di lavoro che hanno fatto propendere per la denuncia
  2. I nomi delle persone accusate
  3. Le prove, utili ad identificare l’autore del mobbing. Per prova si intende la citazione di testimoni, registrazioni vocali o video, documenti scritti

Il reperimento delle prove nasce quando si tratta di bossing: non sempre i colleghi sono disposti a testimoniare contro il proprio datore di lavoro; sia perché potrebbe essere anche lui vittima di bossing, sia perché ha paura di eventuali ritorsioni a seguito della sua testimonianza.

Cosa rischia chi viene riconosciuto autore di mobbing?

Attualmente, in Italia, il mobbing rappresenta solo un fenomeno sociale che non ha ancora ricevuto attenzione legislativa. Alla luce di quanto detto, chi viene riconosciuto autore di mobbing dopo le verifiche post denuncia, in sede di giudizio, può essere condannato al risarcimento danni (patrimoniale o non patrimoniale) in favore della vittima.

Questo lo dico IO

E pensare che il termine mobbing nasce per descrivere comportamenti aggressivi tra individui della stessa specie. In ornitologia indica l’insieme di uccelli di piccola taglia che respingono un rapace, loro predatore.

Foto di mohamed Hassan da Pixabay

Angelica Andriola
Autrice del blog
Angelica
Sono Angelica, una 30enne di appena 18 anni! Mi piacciono le sfide, scoprire cose nuove e lanciarmi in percorsi di cui non so nulla. Continua...
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