Oggi Lo dice la legge ci porta a giocare una partita di basket con un’ex giocatrice: Annamaria Scarsi. Una chiacchierata su quel parquet in cui le donne devono dimostrare di essere delle professioniste tanto quanto i loro colleghi uomini.
Annamaria è una donna che ha avuto la fortuna di aver praticato uno sport, ossia il basket, che nel suo piccolo le ha dato parecchie soddisfazioni e riconoscimenti tra cui una medaglia di bronzo con la nazionale giovanile. Adesso Annamaria è anche una moglie e una mamma e si ritiene fortunata ad avere una famiglia solida con cui condivide il lavoro nella braceria.
La mia professoressa di ginnastica alle medie aveva il marito che giocava a basket ed è nato per caso nella palestra della scuola, successivamente si è trasformato in un’esplosione di emozioni durata 30 anni. Purtroppo il basket femminile negli ultimi tempi ha avuto una vetrina molto limitata, ed è un gran dispiacere in quanto noi Donne non siamo seconde a nessuno e la mia carriera, come quella di molte altre giocatrici, lo dimostra.
Il mio primo canestro non lo ricordo perfettamente ma ricordo benissimo il primo giorno di allenamento: una ragazzina esile con le trecce lunghe che si affacciava ad un mondo pieno di emozioni che l’ha portata a costruirsi una solida carriera nell’ambito cestistico. I primi canestri che ho realizzato a livello agonistico mi hanno portata, nel mio piccolo, a farmi conoscere e successivamente mi si è presentata l’occasione di giocare fuori dalla mia città: un’esperienza che auguro a tutti in quanto, personalmente, mi ha formata come donna autonoma e migliorata sotto il punto di vista sportivo portandomi a giocare in vari campionati e in diverse città.
Lo sport ha rappresentato una vetrina importante per la mia vita sociale e affettiva caratterizzata da successi e piena di amicizie. Aver avuto la possibilità di giocare in varie squadre italiane mi ha permesso di conoscere mio marito e di mettere solide radici ad Ostuni dove ho terminato la mia carriera cestistica e messo su famiglia.
Purtroppo il basket femminile ha poca visibilità anche se alcune piattaforme televisive private, ci danno la possibilità di vedere alcune partite anche in campo europeo. A mio avviso, lo sport è un mondo generico e bellissimo in tutte le sue sfaccettature e i media dovrebbero dare più attenzione e spazio, non solo al basket, ma anche a molti altri sport considerati minori rispetto al calcio. Lo sport è vita ed emozioni e se ne dovrebbe sempre parlare con piacere, qualsiasi esso sia.
C’è stata tanta tenacia, determinazione e sacrifici che mi hanno portata araggiungere una posizione di felicità e riconoscimenti che custodisco orgogliosamente. Andare via di casa a 14 anni per inseguire il proprio sogno non è mai facile, la costanza e il sacrificio erano all’ordine del giorno ma se si crede fermamente in qualcosa e nelle proprie potenzialità tutto è possibile.
Il basket femminile è anche dilettantistico e purtroppo non ne capisco a pieno il motivo ma no, chi segue con cuore lo sport e lo ama in ogni sua forma fa in modo che noi donne possiamo essere seguite al pari degli uomini. Orgogliosamente le dico che nel 1989, anno in cui sono venuta a giocare ad Ostuni, il basket femminile era molto più seguito di quello maschile.
La donna è un essere speciale pronta ad affrontare le avversità della vita con tutte le forze che abbiamo dentro di noi e sempre a testa alta. Io, e spero anche tante altre come me, mi sono creata la mia carriera e il mio futuro da sola, contando solo su me stessa e sulle mie forze e ognuna di noi non dovrebbe mai farsi mettere i piedi in testa o far si che qualcuno prenda decisioni al proprio posto. Essere donna mi ha permesso di diventare moglie e madre e di aver trasmesso valori per me fondamentali a mia figlia che adesso è una giovane donna autonoma, intraprendete e sicura di se e delle sue scelte e ciò non può che rendermi fiera.
Se qualcuno ora mi lanciasse un pallone lo prenderei al volo e andrei a schiacciare a canestro, è sempre stato il mio songo più grande, e gli direi GRAZIE perché ho avuto la fortuna di fare uno sport bellissimo. Auguro a tutti di inseguire sempre i loro sogni e di realizzarsi in ciò che credono di più. La nostra felicità viene sempre al primo posto.