Bella stagione, terrazzino, condominio, vicini di casa, carne ai ferri, verdure grigliate, qualche birra o un buon vino, un po' di musica e il barbecue è servito! Cosa succede se la signora del quarto piano inizia a lamentarsi per i fumi e gli odori? Il pranzo è diventato cena e dopo le ore 22 siete ancora lì ad arrostire wurstel e il signore del secondo piano è lì che sbraita perché vuole dormire? Cosa fare per NON disturbare nessune e divertirsi?
Si potrebbe pensare, in un primo momento, che tutto quello che c’è da sapere sulle norme che riguardano il barbecue si limitano al regolamento di condominio. Non è così. A fare chiarezza su alcuni punti fondamentali è stato il legislatore per far sì che si possano evitare liti tra condomini che, diversamente, potrebbero ritrovarsi in tribunale per un barbecue organizzato male.
Ci viene in soccorso l’art. 844 c.c. che recita così: "il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi". Nel caso di un barbecue in un condominio, l’uso del barbecue è legittimo e non può essere impedito se i fumi e gli odori sono tollerati dagli altri condomini.
Se i vicini NON dovessero tollerare le immissioni provenienti dal barbecue, potranno rivolgersi all’autorità giudiziaria. Il concetto di “normale tollerabilità” è molto soggettivo per cui NON ci viene in aiuto l’articolo 844 c.c. nello stabilire il livello di tollerabilità.
Solitamente il regolamento condominiale limita l’uso del barbecue a determinati giorni e fasce orarie. Spesso, però, la regola condominiale viene supportata da norme comunali che disciplinano l’uso del barbecue. Ebbene, quindi, verificare eventuali divieti o limiti previsti dal proprio Comune in materia di “grigliate e barbecue”.
Se ci troviamo davanti a un barbecue mobile, NON c’è un limite di distanza da rispettare. Al contrario, se si tratta di un barbecue in muratura, l’art. 890 c.c. prevede che vengano osservate “le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, quelle necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza.”
Se proprio la soglia di tollerabilità è bassa, ci si può rivolgere all’amministratore di condominio che provvederà ad indire un’assemblea nella quale si voterà se sia il caso di VIETARE il barbecue o meno. Nel caso in cui l’intervento dell’amministratore si riveli inutile, il condomino o il gruppo di condomini infastidito potrà agire per vie giudiziali.
Magari se ogni tanto alcuni vicini di casa fossero un po' più tolleranti chissà, magari sarebbero invitati ad uno di quei barbecue.
Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay