Passeggiando per le nostre città potrebbe capitare di imbatterci in palazzi mal ridotti, scrostati, che hanno del tutto perso la loro tinteggiatura. Forse a causa delle intemperie o semplicemente per una non manutenzione, alcuni palazzi risultano essere molto sgradevoli all’occhio dell’uomo. Brutto non vuol dire pericoloso o vecchio ma, il Comune può obbligare i proprietari dell’edificio ad intervenire con dei lavori di manutenzione? Vediamo insieme se e quando è possibile?
Nel caso in cui l’amministratore o un gruppo di condomini ritengano che ci siano dei lavori urgenti da fare sullo stabile, possono rivolgersi al Comune dal quale verrà emessa un’ordinanza che obbligherà il condominio ai lavori di messa in sicurezza. Affinché sia possibile ciò devono sussistere almeno tre condizioni:
Nel caso in cui l’ordinanza del Comune venga ignorata dal condominio, il Comune- sussistendo anche una sola delle tre condizioni di pericolo- provvederà ad avviare i lavori di manutenzione. TUTTE le spese sostenute per mettere in sicurezza l’edifico pericolante saranno a carico del condominio che NON ha adempiuto al suo dovere. Il Comune si troverà ad aprire contro ogni singolo condomino dello stabile delle azioni esecutive previste dalla legge. Non solo; i proprietari degli appartamenti dello stabile subiranno un processo penale per mancata esecuzione degli ordini dell’autorità pubblica.
Come ho già detto, brutto NON è sinonimo di vecchio o pericoloso. Alla luce di questo: il Comune può obbligare ad un condominio o ad un proprietario di ridipingere il proprio stabile e fare dei lavori di manutenzione?
NESSUN ente locale può OBBLIGARE un privato o un condomino ad effettuare lavori di manutenzione per motivi meramente estetici. Il regolamento edilizio tutela il decoro urbano ma NON l’estetica degli edifici.
Se pensi che qualcosa è brutto, stai guardando male. La bruttezza è solo un fallimento del vedere.
(Matt Haig)
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