30 Marzo 2021

Catcalling: il fischio dell'ignoranza

catcalling

Avete mai visto quella specie di uomo che mentre è davanti a un bar inizia a fischiare al passaggio di una ragazza o donna? Avete presente quella specie di uomo che, fermo al semaforo, urla alla vista di una ragazza o donna che fa footing? Questi comportamenti caratterizzano la tipica situazione di catcalling. Vediamo insieme cos’è e se per la legge italiana integra una forma di reato.

Cos’è il catcalling?

Con il termine catcalling si indica una serie di apprezzamenti fatti a una donna per la strada da parte di uomini; apprezzamenti che risultano essere tutt’altro che veri complimenti. L’espressione verbale tipica del catcalling è “Ciao bella!” o “Esci con me stasera?”: tutto accompagnato da fischi. Il catcalling potrebbe essere ritenuto una vera e propria molestia di “strada”.

Nel 2015, l’80% delle ragazze intervistate aveva dichiarato di essere stata vittima di almeno un episodio di catcalling. Questo tipo di molestia, ha contribuito a modificare il tipo di abbigliamento scelto dalle ragazze e, addirittura, ha portato alla valutazione della strada da percorrere piuttosto che un’altra a seconda del traffico di gente e scegliere di attraversare prima di arrivare davanti ad un bar affollato piuttosto che davanti ad un circolo ricreativo.

Il fenomeno catcalling configura una fattispecie di reato?

Nel 2016, Quezon City, città delle Filippine, ha redatto un’ordinanza contro le molestie di “strada” come fischi e catcalling.

In Francia, nel 2018, è stata approvata una legge che prevede una multa fino a € 750 per chi fa catcalling per strada e su mezzi di trasporto.

Negli Stati Uniti, le leggi contro il catcalling, sono sotto la giurisdizione dei singoli stati.

E in Italia?

In Italia, il fenomeno di catcalling, NON integra alcuna fattispecie di reato ed è giuridicamente sbagliato leggerlo come una molestia o atto persecutorio.

Questo lo dico IO

Un’altra sconfitta per le donne o uomini troppo stupidi? Per quanto possa essere umiliante ritrovarsi per strada e sentirsi dire determinate cose, certi atteggiamenti NON devono in alcun modo limitare la nostra libertà o farci sentire in colpa o farci perdere la fiducia in noi stesse. Noi dobbiamo continuare nelle nostre battaglie ma qualcuno deve pensare all’educazione dell’uomo visto che non perde occasione di dimostrare i suoi limiti. Non smettiamo mai di parlarne!

Foto di chezbeate da Pixabay

Angelica Andriola
Autrice del blog
Angelica
Sono Angelica, una 30enne di appena 18 anni! Mi piacciono le sfide, scoprire cose nuove e lanciarmi in percorsi di cui non so nulla. Continua...
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