Al giorno d’oggi sempre più uomini e donne ricorrono alla chirurgia estetica. Siamo sempre più. alla ricerca della perfezione quindi, se ne abbiamo la possibilità perché non andare ad intervenire per correggere difetti del corpo, del viso, del seno, …? Capita molto spesso, però, che non ci si affidi a dei professionisti quindi il risultato che ci eravamo prospettati, viene disatteso.
Nell’ambito della chirurgia estetica, i due termini si equivalgono; per questo, se nella lingua italiana “errore” e “danno” vanno a specificare due situazioni differenti, in questo specifico ambito medico andrò a focalizzarmi sul concetto di danno estetico.
Il danno estetico è, inevitabilmente, sinonimo di malasanità. È la modificazione in peius dell’aspetto fisico di un soggetto e, in sede di processo, è sottoposta a valutazione medica e legale.
Possiamo parlare di danno estetico quando una persona a seguito di un intervento chirurgico al volto vede alterati i suoi tratti somatici tanto da non riconoscersi più. Si tratta di danno estetico anche quando sul volto restano cicatrici molto evidenti a seguito di un peeling chimico.
I danni estetici sono i più svariati e la maggior parte di essi sono riconducibili all’imperizia e/o incompetenza del chirurgo.
Dal danno estetico nascono due tipi di risarcimento. Per entrambi i casi sarà necessario rivolgersi ad un avvocato che presenterà denuncia alle autorità competenti per far s? che si apra un contenzioso tra la parte danneggiata e il chirurgo. Vediamo insieme quali.
Il danno patrimoniale è il risarcimento consistente nelle spese delle cure e delle medicine dovute sopportare dal paziente. Per essere risarciti sarà necessario aver conservato tutta la documentazione delle spese affrontate. Nel danno patrimoniale il risarcimento comprenderà anche il mancato guadagno che il paziente ha dovuto subire a causa del periodo di convalescenza (da questo risarcimento è escluso il lavoratore dipendente).
Il danno NON patrimoniale non trova un immediato corrispettivo economico e ciò ha complicato notevolmente la sua quantificazione. Per ovviare a questo problema, sono state create delle tabelle dette “del danno biologico”: ad ogni punto di invalidità corrisponde un determinato risarcimento. È il medico legale che decide i punti di invalidità da assegnare: si guarda non solo all’entità del danno ma anche all’età del danneggiato.
Non dimenticate MAI di rivolgervi a dei professionisti! Risparmiare potrebbe significare mettere a rischio la vostra vita!
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