Marzo è il mese dedicato alla sensibilizzazione e alla prevenzione dell’endometriosi. Una malattia subdola, dolorosa, silenziosa. Nonostante la ricerca abbia ottenuto piccoli risultati resta ancora una malattia segreta di cui si parla ancora troppo poco. Ne soffre una donna su dieci, colpisce SOLO le donne e ci vogliono in media sette anni per arrivare alla sua diagnosi.
L’endometriosi è una malattia cronica e complessa causata da “una presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, cioè l’endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino, retto. Ciò provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità. E dolori.”.
Inizia a soffrire di endometriosi all’età di 15 anni, oggi ne ha 55 e ha sofferto per 16 lunghi anni. 16 anni in cui la sua vita è stata segnata non solo dal dolore fisico ma anche psicologico, sociale, lavorativo,…. Per anni veniva ricoverata ogni mese saltabeccando da uno studio medico all’altro e, la maggior parte delle volte, si sentiva dire che la sua soglia del dolore era troppo bassa, che Lei era troppo sensibile quasi a voler minimizzare il dolore e la sofferenza che provava la settimana del mestruo. Appariva agli occhi dei ginecologi quasi come una malata immaginaria, una paziente che voleva attirare su di sé attenzioni per colmare dei vuoti.
Il dolore provocato dall’endometriosi non è di facile spiegazione: per Annalisa era avere un coltello nella zona pelvica che veniva girato per ore in una ferita. Un dolore continuo e costante. Per i medici era tutto “normale”. Era così tanto NORMALE che viene operata d’urgenza all’età di 29 anni; la malattia aveva abbracciato ovaie, utero, tube, vescica. A questo intervento se ne sono succeduti altri, uno più doloroso dell’altro ma, l’ultimo, è stato deleterio: è venuta fuori dalla sala operatoria senza ovaie e senza utero. In quelle ovaie e in quell’utero c’era il sogno di Annalisa di diventare un giorno madre, un sogno che le viene brutalmente strappato via non solo dalla malattia ma anche dalla leggerezza delle varie diagnosi che Annalisa si era sentita dire dopo ogni visita medica; quel “è normale” che fa ancora più rabbia, ancora più piangere, ancora più male.
L’endometriosi è una malattia “segreta” anche perché le donne che ne sono affette fanno fatica a parlarne, fanno fatica a confrontarsi su un argomento così tanto delicato e così tanto sconosciuto. La conoscenza dell’endometriosi è tutto, è doveroso parlarne, nessuna donna deve vergognarsi quando si tratta questo argomento, nessuna donna deve sentirsi sola.
Foto di Wolfgang Claussen da Pixabay