Gli amministratori di condominio sono quelle figure che si presentano ai condomini come i paladini della giustizia, gli unici in grado di risolvere controversie impossibili ma, è sempre così? Direi proprio di no! C’è un punto di criticità in cui l’amministratore tipo si dilegua e si nasconde dietro una massima “Sono responsabile solo delle parti comuni.” Verrebbe proprio da dire: “Grazie amministratore!”.
L’ amministratore di condominio è quel soggetto che viene nominato da tutti i condomini di uno stabile o di un complesso per occuparsi della parte amministrativa, della gestione, della contabilità e del rispetto del regolamento condominiale dello stesso.
Con la nomina da parte dei condomini, l’amministratore diviene rappresentante degli stessi. Come previsto dall’art. 1133 comma 1 c.c., l’amministratore deve comportarsi nei confronti dei condomini come un “buon padre di famiglia”. In sostanza l’amministratore di condominio si occupa della gestione del condominio.
Come ci indica il Codice Civile, l’amministratore può essere denunciato per cattiva gestione!
Ho riassunto in cinque punti le motivazioni per cui l’amministratore potrebbe essere denunciato.
Se i comportamenti dell’amministratore sono piccole omissioni o comportamenti riconducibili a cattiva gestione, è sufficiente che l’amministratore venga sollevato dal suo incarico.
Nel caso in cui l’amministratore, nella cattiva gestione del condominio, aggrava la situazione “dimenticando” di pagare le bollette del condominio o mette a rischio il condominio non apportando lavori urgenti o si appropria dei soldi del fondo cassa del condominio può cadere in un reato penale.
Se i condomini riscontrano comportamenti di questo genere, posso presentare denuncia alle autorità competenti esponendo i fatti e portando delle prove che attestino le inadempienze dell’amministratore per ricevere un risarcimento danni morali e materiali.
E comunque io, nel dubbio, con l’amministratore ci discuto spesso e volentieri.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay