7 Marzo 2021

L'evoluzione della condizione della donna nella storia

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In questo momento sono molto emozionata. È il mio primo articoletto nella sezione dedicata interamente alle Donne e agli Uomini che le rispettano e ho pensato: perché non iniziare con un excursus della donna nella storia? Come è cambiata con il passare del tempo?

La donna "medioevale"

Il nostro viaggio inizia nel Medioevo e terminerà ai nostri giorni; la donna ha avuto una continua emancipazione e, a seconda del periodo storico, ha rivestito ruoli differenti e una diversa considerazione.

Nella società medioevale la donna non doveva né più né meno che occuparsi del lavoro nei campi e di accudire la casa. Solo nei primi dell’Ottocento, in punta di piedi, entra a far parte del lavoro nelle fabbriche; ciò, però, non le garantiva parità con l’uomo e questo perché non le era garantito il diritto all’istruzione.

L'emancipazione della donna nell'800

Solo alla fine dell’Ottocento, con l’avvento dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione, cambia il modo di vivere, si evolvono le professioni e la donna acquista una maggiore autonomia.

Alcune donne riescono ad ottenere l’accesso all’istruzione superiore e diventano parte del corpo docente; altre lavorano negli ospedali come infermiere o negli uffici pubblici come segretarie e dattilografe; come commesse e come operaie. Nonostante queste conquiste nel mondo del lavoro, il loro salario resta nettamente inferiore rispetto a quello degli uomini; questo perché la società è ancora fortemente maschilista ed è ancora fortemente radicalizzata l’idea che la donna dovesse occuparsi esclusivamente della casa, del marito e dei figli.

La donna agli inizi del XX secolo

Alle porte del 1900, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, le donne danno vita ad associazioni femminili che promuovono lotte volte all’ottenimento del diritto di voto e alla possibilità di partecipare alla vita politica. Nascono le “furie criminali di Londra”, più comunemente conosciute come suffragette, che con azioni teatrali portate al limite chiedono il suffragio universale: fanno davvero di tutto. Fanno lo sciopero della fame, della sete, infrangono vetrine, si incatenano alle inferriate di Westminster,…. Tutto ciò viene rovinosamente fermato con l’inizio della Prima Guerra Mondiale e tutti tornano a ricoprire i propri ruoli.

Quello che all’inizio viene visto come uno stop alle battaglie intraprese dalle donne, nel corso della guerra, si trasforma in opportunità che diversamente non si sarebbero verificate. Mentre gli uomini sono al fronte, le donne sostituiscono in tutto e per tutto gli uomini: diventano rappresentanti di commercio, conducenti di tram, garzoni nei caffè; occupano tutti i lavori che fino a poco tempo prima erano di esclusiva competenza degli uomini.

Conclusa la Prima Guerra Mondiale, 21 Nazioni concedono alle donne il diritto di voto ma la parità con il sesso “forte” è ancora lontana. Questa disparità è ancora più accentuata in Italia, Spagna e Germania dove Fascismo e Nazionalismo portano alla ribalta una società prettamente di impronta maschilista e assolutamente antifemminista. In questo tipo di società la donna viene vista come la “custode della casa e degli affetti, incitatrice alle nobili imprese, consolatrice nel dolore, madre dei nostri figli”. Il duce ribadiva anche che “la donna deve obbedire. Nel nostro Stato essa non deve contare”.

La condizione della donna precipita. Solo con il passare del tempo riesce, con piccole lotte, a imporsi nel mondo non solo come moglie e madre ma anche come donna e professionista.

La condizione della donna di oggi

Rispetto al passato il numero delle donne lavoratrici è notevolmente aumentato ma, le lotte per ricoprire posti di prestigio occupati prevalentemente da uomini non sono ancora terminate. Nonostante sulla carta si è arrivati ad una parità di trattamento tra donne e uomini, nella realtà ciò non si è completamente verificato. In alcuni ambienti lavorativi ci sono donne che si vedono costrette a scegliere tra il posto di lavoro e il desiderio di maternità, tra il fare carriera e il costruirsi una famiglia. Perché gli uomini non vengono messi davanti alle stesse condizioni?

Se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo.                                                                                                Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna.
(Margareth Tatcher)

Foto di Daniel Nebreda da Pixabay

Angelica Andriola
Autrice del blog
Angelica
Sono Angelica, una 30enne di appena 18 anni! Mi piacciono le sfide, scoprire cose nuove e lanciarmi in percorsi di cui non so nulla. Continua...
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