25 Marzo 2021

Pesca in un mare di regole

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Ogni stagione porta con sé profumi e colori, nuove tendenze e anche nuovi eroi. Con l’inizio dell’estate, calzini bianchi e mocassini a parte, in tanti si improvvisano pescatori. Parte la corsa all’acquisto di tutti gli attrezzi, si va a cercare il pezzo di mare migliore, lo scoglio più ricco ma: puoi davvero pescare liberamente? Può pescare chiunque? Esiste una pesca vietata? Per dare una risposta a questi interrogativi è bene fare chiarezza su alcuni punti.

Pesca professionale

 L’art. 2 D. lgs. n. 4/12 del 9 gennaio 2012 disciplina le modalità e i limiti della pesca professionale “stabilendo che per pesca professionale si intende l’attività economica organizzata, svolta in mare, fiumi, laghi, che ha come obiettivo la ricerca e la cattura di animali acquatici viventi, il posizionamento, il traino e il recupero di attrezzi da cattura, il trasferimento a bordo delle barche del pescato, l’ingrasso e lo sbarco dei pesci, indirizzati alla vendita”. Il fine ultimo della pesca professionale è il guadagno che si ottiene da un’attività commerciale per la quale si è in possesso di una licenza di pesca. Tutto ciò che è fuori dalle righe del legislatore sfocia nella pesca illegale.

Pesca amatoriale

Per pesca amatoriale si intende né più né meno che un hobby che deve sottostare a delle regole ben precise se non si vuole cadere nella pesca illegale. Il pescatore amatoriale che si diletta a passare il suo tempo libero in mare, ha l’assoluto divieto di vendere il pescato. Il D. M. del 6 dicembre 2010 precisa che chiunque di età maggiore ai 16 anni voglia pescare amatorialmente, deve comunicarlo al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. L’attestato che si riceverà dopo la comunicazione permetterà al soggetto di praticare la pesca senza incorrere in alcuna sanzione. Chi verrà beccato senza questo certificato, avrà dieci giorni di tempo per regolarizzare la sua posizione.

Pesca illegale

Per l’art. 7 d.lgs. n. 4/12 del 9 gennaio 2012 la pesca è considerata illegale quando:

  • Non si ha la licenza
  • Il pesce pescato è sottoposto al divieto di pesca
  • Gli attrezzi utilizzati per la pesca non sono autorizzati
  • Il pesce pescato non ha le dimensioni minime per essere catturato
  • Si pesca in zone vietate
  • Non si rispettano gli obblighi di registrazione dei dati sulla cattura
  • Durante la pesca si danneggiano le risorse marine
  • Non si rispetta il fermo biologico

Cosa rischia chi infrange le regole?

  1. Arresto da 2 mesi a 2 anni e multa tra le € 2.000 e le € 12.000 per chi cattura pesci di cui è vietata la pesca o utilizza materiale esplosivo per la cattura
  2. Arresto da 1 mese a 1 anno e € 6.000 per chi non rispetta le distanze stabilite dalla legge e chi sottrae il pescato da altre attività di pesca

Le sanzioni aumentano e cambiano a seconda della gravità della o delle infrazioni commesse.

Questo lo dico IO

Piuttosto che rischiare multe, arresto, denunce, confisca del pescato perché non andare in barca o su uno scoglio a prendere il sole, ascoltare la musica e leggere un buon libro? Che poi i pesci li trovate anche in pescheria eh.

Foto di Pexels da Pixabay

Angelica Andriola
Autrice del blog
Angelica
Sono Angelica, una 30enne di appena 18 anni! Mi piacciono le sfide, scoprire cose nuove e lanciarmi in percorsi di cui non so nulla. Continua...
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